L'invecchiamento della popolazione indubbiamente è uno dei fenomeni sociali di maggiore rilievo nel nostro secolo, un megatrend globale balzato tristemente agli onori della cronaca nell'ultimo anno e mezzo, con lo scoppio della pandemia. Il tasso di mortalità da Covid-19, decisamente più elevato nei soggetti di età avanzata, ha infatti sollevato domande di importanza vitale su quale fosse la risposta economica più adeguata ad eventi di questo tipo.
Sempre più spesso si è discusso degli oneri finanziari e sociali legati a questo trend... molto meno invece delle opportunità di investimento che possono derivarne. In quest'ottica si inserisce la strategia di investimento perseguita dal comparto GIS SRI Ageing Population.
Il comparto investe nel tema del benessere degli anziani fin dal 2015. Il suo processo di investimento è rimasto invariato dal lancio ed è stato di recente riconosciuto «Articolo 9» nell’ambito del Regolamento europeo sulla trasparenza della finanza sostenibile (SFDR)1 in virtù degli obiettivi sociali perseguiti. In particolare, il fondo investe nelle aziende che offrono prodotti e servizi in grado di rispondere alle esigenze legate all'invecchiamento della popolazione dando preferenza alle società quotate in Europa, attive nei settori della salute, dei consumi e dei risparmi e degli investimenti pensionistici - aree che, secondo le aspettative del gestore, sono destinate a crescere più del resto dell'economia globale nei prossimi anni.
Giulia, Olivier, quanto è importante mantenere alta l'attenzione verso il benessere fisico per un mondo che invecchia?
Forse non tutti sanno che la sedentarietà è il quarto fattore di rischio, in ordine di importanza, per la mortalità globale, responsabile del 9% dei decessi prematuri nel mondo2. Nell'ultimo sondaggio Eurobarometro condotto dall'UE a marzo del 2018, solo il 7% degli europei ha dichiarato di fare regolarmente attività fisica (almeno cinque volte a settimana) e quasi la metà (46%) di non fare alcun movimento né sport3.
Sembra però che la pandemia abbia portato interessanti cambiamenti in questo senso. Secondo le ultime stime, il numero di persone attive fisicamente nel mondo sarebbe addirittura raddoppiato dal 10% al 20%4!
Durante il lockdown globale sono spuntate numerose piattaforme online per allenarsi a casa e i produttori di attrezzi da palestra indoor sono stati tra i principali beneficiari delle chiusure. Peloton, ad esempio, che produce bici da fitness indoor, ha dichiarato ricavi pari a 1,06 miliardi di dollari5 nel secondo trimestre del 2021, segnando una crescita del 128% su base annua. Anche il colosso Technogym, in cui il comparto GIS SRI Ageing Population è investito, ha visto una crescita robusta nei mesi passati6, questo nonostante la pandemia abbia decimato le forniture per le palestre. Per il futuro, riteniamo che il boom salutista continui in un mix che vedrà l'affiancamento di esercizi a casa e attività condotte in palestra (parallelamente a quanto sta già avvenendo nel mondo del lavoro in un'alternanza tra presenza in ufficio e telelavoro).
Ad una maggiore attenzione per il benessere fisico fa eco anche una cura più attenta della salute finanziaria dei propri risparmi?
Corretto! E la cosa davvero interessante è che a trainare questa tendenza sia la generazione Z, tecnologicamente competente, che durante il Covid ha acquisito una percezione molto chiara del pantano economico, sociale ed ambientale in cui si trovava. Nel Regno Unito, ad esempio, durante la pandemia, il 16% della popolazione giovane (18-24 anni) ha iniziato ad investire per la prima volta, contro il 10% delle altre fasce di età.
Gli appartenenti alla Gen Z si dichiarano anche propensi a risparmiare, questo forse non sorprende, visto che gli adulti più giovani e i lavoratori autonomi sono stati i più colpiti dall'aumento della vulnerabilità finanziaria determinato dalla crisi sanitaria. La tendenza ad una maggiore partecipazione al mondo finanziario da parte dei più giovani e tecnologicamente avanzati dovrebbe portare vantaggi non solo alle aziende fintech, ma anche alle compagnie di assicurazioni vita più tradizionali (come Prudential, anch'essa presente nel comparto), man mano che l'esigenza di pianificazione finanziaria aumenterà; soprattutto nei mercati emergenti come l'Asia, dove le classi medie si stanno allargando, o in paesi come l'Italia, dove una parte consistente dei risparmi è tuttora ferma in depositi bancari.
Abbiamo detto che GIS SRI Ageing Population è un comparto «Articolo 9», cosa significa?
Il comparto è stato riconosciuto «Articolo 9» ai sensi del regolamento SFDR, perché possiede un obiettivo di investimento sostenibile. Il comparto mira infatti ad investire in società che offrono soluzioni per rispondere alle sfide e alle esigenze della società che invecchia guardando alla salute, al benessere, alla qualità della vita e alle soluzioni sociali. Il comparto inoltre viene gestito attraverso una metodologia SRI proprietaria sviluppata da Sycomore AM6 e denominata SPICE, che assegna un punteggio alle società in base al trattamento da esse riservato a cinque principali categorie di stakeholder: fornitori e società, persone, investitori, clienti e ambiente. Tale modello riflette il principio secondo il quale il valore creato da un'azienda è sostenibile solo se viene condiviso da tutti i portatori di interessi, che in fin dei conti hanno contribuito a loro volta a generarlo.